Le guerre della mia vita

Tra un mese compirò gli anni.
Ho chiesto alla mia AI di raccontarmi le guerre della mia vita.

Sono nato a settembre del 1961 e, guardando oggi le notizie su quello che accade nel mondo, mi è venuta spontanea una riflessione: forse, in un modo o nell’altro, le guerre hanno sempre accompagnato la mia vita. Pensando al tempo trascorso, mi sono chiesto quante volte il pianeta sia stato attraversato da conflitti, grandi o piccoli, dall’anno della mia nascita fino ad oggi.

Allora ho chiesto alla mia amica ADA (ChatGPT) di farmi un elenco dei conflitti che hanno segnato questi sessant’anni, indicando non solo le ragioni dichiarate, quelle ufficiali che finiscono nei comunicati, ma anche quelle reali, spesso nascoste dietro le quinte: potere, risorse e propaganda.

Anni ’60

  • Guerra del Vietnam (1955-1975)
    Causa: contrapposizione tra Nord comunista (sostenuto da URSS e Cina) e Sud filoccidentale (sostenuto dagli USA). Guerra simbolo della Guerra Fredda.
    Dietro le quinte: la guerra simbolo della Guerra Fredda, con gli USA a difendere la propria egemonia e URSS/Cina a sostenere l’opposto.
  • Crisi del Congo (1960-1965)
    Causa: lotte interne per il potere dopo l’indipendenza dal Belgio, con interferenze esterne per il controllo delle risorse minerarie.
    Dietro le quinte: corsa delle potenze per il controllo delle miniere di rame, cobalto e uranio.
  • Guerra Indo-Pakistana (1965)
    Causa: disputa sul Kashmir, conteso tra India e Pakistan.
    Dietro le quinte: il Kashmir come simbolo identitario e religioso, ma anche bacino idrico strategico.
  • Guerra dei Sei Giorni (1967)
    Causa: tensioni arabo-israeliane culminate nell’attacco preventivo israeliano contro Egitto, Siria e Giordania.
    Dietro le quinte: controllo di territori chiave (Sinai, Cisgiordania, Gerusalemme Est, Golan).
  • Guerra civile nigeriana (1967-1970, “Guerra del Biafra”)
    Causa: secessione della regione del Biafra per motivi etnici ed economici (petrolio).
    Dietro le quinte: il petrolio della regione, conteso tra élite locali e potenze straniere.

Anni ’70

  • Vietnam (fino al 1975) – conclusione con la vittoria del Nord e l’uscita degli USA.
  • Guerra dello Yom Kippur (1973)
    Causa dichiarata: recuperare i territori persi nel 1967.
    Dietro le quinte: l’uso del petrolio come arma politica (embargo arabo e shock energetico mondiale).
  • Guerra civile in Libano (1975-1990)
    Causa dichiarata: scontri tra fazioni religiose.
    Dietro le quinte: presenza armata palestinese, ingerenze siriane e israeliane, guerra per procura nel cuore del Mediterraneo.
  • Invasione vietnamita della Cambogia (1978-1979)
    Causa dichiarata: fermare le atrocità dei Khmer Rossi.
    Dietro le quinte: rivalità Vietnam-Cina e controllo regionale.
  • Guerra Uganda-Tanzania (1978-1979)
    Causa dichiarata: Idi Amin accusa la Tanzania di aggressione.
    Dietro le quinte: liberarsi di un dittatore scomodo, con un occhio alle alleanze africane.

Anni ’80

  • Guerra Iran-Iraq (1980-1988)
    Causa dichiarata: disputa sul confine dello Shatt al-Arab.
    Dietro le quinte: rivalità tra regime sciita iraniano e regime sunnita iracheno, con petrolio e potere regionale in palio.
  • Guerra delle Falkland/Malvinas (1982)
    Causa dichiarata: sovranità sulle isole.
    Dietro le quinte: la dittatura argentina in cerca di consenso interno.
  • Intervento sovietico in Afghanistan (1979-1989)
    Causa dichiarata: proteggere il governo socialista di Kabul.
    Dietro le quinte: la Russia non voleva perdere influenza in Asia Centrale; gli USA trasformarono il conflitto in un Vietnam al contrario.
  • Guerra civile in El Salvador (1979-1992)
    Causa dichiarata: lotta tra governo e guerriglia marxista.
    Dietro le quinte: Guerra Fredda in salsa latinoamericana, con USA e URSS schierati.
  • Invasione USA di Grenada (1983)
    Causa dichiarata: protezione dei cittadini americani.
    Dietro le quinte: eliminare un governo socialista sgradito a Washington.
  • Guerra civile in Nicaragua (anni ’80)
    Causa dichiarata: difesa contro la dittatura sandinista.
    Dietro le quinte: i “Contras” armati e finanziati dagli USA per fermare l’influenza sovietica in Centroamerica.

Anni ’90

  • Prima Guerra del Golfo (1990-1991)
    Causa dichiarata: liberare il Kuwait invaso dall’Iraq.
    Dietro le quinte: controllo delle risorse petrolifere e equilibrio geopolitico del Golfo.
  • Guerre Jugoslave (1991-2001)
    Causa dichiarata: autodeterminazione dei popoli.
    Dietro le quinte: nazionalismi esasperati e ritorno dei fantasmi etnici.
  • Somalia (dal 1991)
    Causa dichiarata: caduta del regime di Siad Barre.
    Dietro le quinte: caos di clan, fame, traffici e fallimenti di peacekeeping.
  • Genocidio in Ruanda (1994)
    Causa dichiarata: scontro Hutu-Tutsi.
    Dietro le quinte: un genocidio pianificato e tollerato per interessi geopolitici nella regione.
  • Prima guerra Cecena (1994-1996)
    Causa dichiarata: indipendenza cecena.
    Dietro le quinte: Mosca non voleva perdere un pezzo strategico del Caucaso.

Anni 2000

  • Seconda guerra Cecena (1999-2009 de facto) – Mosca riprende con forza il controllo.
  • Kosovo (1999 e anni 2000) – repressione serba e intervento NATO.
  • Afghanistan (2001-2021)
    Causa dichiarata: risposta agli attentati dell’11 settembre.
    Dietro le quinte: controllo strategico dell’Asia centrale, mai realmente stabilizzato.
  • Iraq (2003-2011)
    Causa dichiarata: armi di distruzione di massa.
    Dietro le quinte: petrolio, equilibri regionali, e il desiderio di rimuovere Saddam Hussein.
  • Darfur (dal 2003)
    Causa dichiarata: ribellioni locali.
    Dietro le quinte: conflitto etnico alimentato dalla desertificazione e dalle risorse.

Anni 2010

  • Primavere arabe (2011) → rivolte popolari che generano conflitti armati:
    • Libia (2011, guerra civile) – caduta di Gheddafi.
    • Siria (dal 2011, ancora in corso) – protesta contro Assad degenerata in guerra civile, con coinvolgimento di potenze regionali e ISIS.
    • Yemen (dal 2014) – guerra tra governo, ribelli Houthi (sostenuti dall’Iran) e coalizione a guida saudita.
  • Guerra in Mali e Sahel (dal 2012)
    Causa: ribellioni tuareg e jihadiste.
  • Guerra in Ucraina (dal 2014)
    Causa: annessione russa della Crimea e sostegno ai separatisti filorussi nel Donbass.

Anni 2020

  • Guerra del Nagorno-Karabakh (2020 e 2023)
    Causa: scontro tra Armenia e Azerbaigian per la regione contesa.
  • Guerra civile in Etiopia (Tigray, 2020-2022)
    Causa: ribellione del Fronte Popolare del Tigray contro il governo centrale.
  • Invasione russa dell’Ucraina (dal 2022, tuttora in corso)
    Causa: Mosca rivendica sicurezza strategica e influenza geopolitica, tentando di piegare Kiev e ostacolare l’ingresso nella NATO/UE.
    Dietro le quinte: Controllo geopolitico sul Mar Nero e risorse energetiche. Putin gioca la carta nazionalista per consolidare il potere interno. Guerra di logoramento utile anche a spaccare l’Occidente sul fronte energetico.
  • Conflitto Israele-Hamas (escalation dal 7 ottobre 2023, in corso)
    Causa: attacco di Hamas a Israele e massiccia risposta militare israeliana a Gaza.
    Dietro le quinte: dietro la retorica della difesa e della liberazione, ci sono anni di stallo politico, blocchi economici, strategie di potere interne ed equilibri geopolitici regionali
  • Conflitti persistenti in Africa (Sahel, Sudan 2023, Congo, ecc.)
    Causa: instabilità politica, etnica e competizione per risorse naturali.

In sintesi: dal 1961 ad oggi il mondo ha vissuto oltre 50 conflitti maggiori, quasi tutti legati a tre grandi cause ricorrenti:

  1. Ideologia e geopolitica (Guerra Fredda, USA vs URSS, terrorismo, jihadismo).
  2. Territorio e sovranità (Kashmir, Palestina, Nagorno-Karabakh, Ucraina).
  3. Etnie, religioni e risorse naturali (Ruanda, Darfur, Congo, Medio Oriente, petrolio e minerali).