Parte I – L’Inizio di Tutto
(Ovvero, può un borgo dell’Alto Casertano diventare la culla della rivoluzione digitale?)
Nel cuore dell’Alto Casertano, dove le case di pietra si stringevano l’una all’altra come vecchie comari e il vento portava con sé il profumo del pane appena sfornato e il suono delle campane della chiesa, vivevano loro.
Non erano pastori, né contadini. Non erano artigiani, né commercianti.
Erano strani.
Strani sul serio.
Vivevano chiusi nelle loro case, parlavano poco, uscivano raramente. E quando lo facevano, sembravano appena sbarcati da un altro pianeta: occhiaie nere, capelli spettinati, vestiti messi su alla meno peggio.
Il paese li aveva soprannominati “i matti dei computer”.
Ma loro in effetti erano: il Team Cognitech.
Lavoravano da remoto per un’azienda che nessuno sapeva bene cosa facesse. E se qualcuno provava a chiedere informazioni, il sindaco, un tipo pratico e furbo come una volpe di montagna, chiudeva la questione con poche parole:
“Grazie a loro ho sistemato l’archivio comunale senza pagare una lira. Lasciamoli stare.”
E così il borgo all’inizio li ignorò e non fece troppe domande.
Solo che, dietro quelle finestre sempre chiuse, stava succedendo qualcosa di grosso.
I Cognitech stavano costruendo Prometheus.
Non un computer qualsiasi, né un software come quelli che si vendono alle aziende.
No.
Prometheus sarebbe stato l’Intelligenza Artificiale Generale.
Una macchina capace di imparare da sola, di pensare, di evolversi, di diventare più intelligente dell’uomo stesso.
E, senza saperlo, il borgo intero stava per diventare il punto di partenza della più grande rivoluzione tecnologica della storia.
continua … la settimana prossima
