Come ti possono fregare senza che te ne accorgi.
Hai mai letto 1984 di George Orwell? È un romanzo scritto nel 1949, ma sembra più una profezia che un libro. Dentro c’è un’idea che fa gelare il sangue: il bispensiero.
Ok, ma cos’è ‘sto bispensiero?
È quando ti convincono a credere a due cose opposte contemporaneamente.
Tipo:
La libertà è schiavitù.
La guerra è pace.
L’ignoranza è forza.
Assurdo?
Sì. Ma funziona. E chi comanda lo sa.
Nel libro, il regime cambia la verità ogni giorno. I cittadini devono dimenticare il passato e credere subito alla nuova versione. E ci credono davvero. Perché? Perché se non ci credi, sei un nemico del sistema. Se dubiti, sei pericoloso. Quindi conviene crederci. O almeno fingere. O peggio: auto-convincerti.
Ora, perché dovrebbe fregartene?
Perché questa roba non è solo fantascienza. Guardati intorno. Sui social, nei talk show, nei post virali, nella politica globale. Gente come Trump, Orban, Musk, Putin (ma non solo loro) usa strategie molto simili:
• Ti dicono che le élite vogliono controllarti… mentre ti vendono i loro prodotti, le loro idee, la loro visione del mondo.
• Ti parlano di libertà di parola, ma poi oscurano chi li critica.
• Ti fanno credere che loro sono “come te”, outsider, anti-sistema… anche se sono multimiliardari col potere di cambiare le borse mondiali con un tweet.
Ti confondono. Ti fanno dubitare della realtà. Ti dicono “non fidarti dei media”, ma poi usano i media per farsi propaganda.
Questo è bispensiero oggi.
Esempi concreti che puoi aver già visto:
• Una piattaforma ti banna per hate speech? Allora dicono che è censura.
• Ma se poi loro bloccano un account che li critica, “è per proteggere la community”.
• Parlano di “verità alternative”. Di “fatti soggettivi”. Di “complotti” che non puoi verificare… ma a cui devi credere.
• Ti fanno sentire speciale se segui la loro versione. Ti isolano se pensi con la tua testa.
Perché è pericoloso?
Perché se ti abitui a non distinguere più tra vero e falso, smetti di farti domande. Accetti tutto. E a quel punto, sei gestibile. Come un algoritmo. Come un profilo utente. Come un consumatore. E non più come una persona libera.
Cosa puoi fare?
1. Sii curioso: non accontentarti della prima versione.
2. Verifica: cerca fonti diverse, fai fact-checking.
3. Pensa con la tua testa: se tutti la pensano allo stesso modo, fatti venire un dubbio.
4. Ricorda: chi ti dice di dimenticare il passato, spesso ha qualcosa da nascondere.
Orwell scriveva: “Il primo atto di resistenza è ricordare.”
E oggi più che mai, resistere è un atto rivoluzionario.
