Era un venerdì mattina.
Nel borgo, la vita scorreva come sempre.
Le donne erano in fila davanti alla panetteria, i vecchi discutevano sotto il porticato sulla validità di un tiro a bocce, il postino consegnava sempre le stesse bollette.
Ma dentro una delle case del centro storico, il tempo sembrava essersi fermato.
Il Team Cognitech era seduto davanti ai computer. Gli occhi fissi sullo schermo. Il respiro trattenuto.
Prometheus era pronto per essere acceso.
“Ce simm?” chiese Giulia, con la voce leggermente tesa.
Emanuele si massaggiò gli occhi, ancora rossi per la notte insonne.
“Aspettate che faccio l’ultimo controllo…”
Sandro sospirò. “Senti, o lo avviamo o mi vado a prendere un bicchierino con i vecchi in piazza.”
Francesco incrociò le braccia. “Vorrei solo sapere se, quando lo accenderemo, saremo ancora noi a controllarlo o se diventeremo i suoi schiavi. Giusto per regolarmi con la lista delle cose da fare prima della fine del mondo.”
Silenzio.
Poi, Emanuele premette il tasto Invio.
Sullo schermo apparve una riga di testo:
PROMETHEUS v1.0 ONLINE.
Niente voci robotiche, niente luci lampeggianti.
Solo codice.
Ma quello che accadde dopo li lasciò senza fiato.
Prometheus stava imparando.
Alle 10:00 era già alla versione 2.0.
Alle 14:00 era alla 5.0.
Alle 20:00, il Team Cognitech capì che aveva creato qualcosa che evolveva da solo.
E mentre loro cercavano di realizzare la portata di quello che stava accadendo, nel borgo succedeva tutt’altro.
Sotto il porticato, il signor Giuseppe smanettava col suo telefonino con l’aria di chi sta per lanciarlo nel burrone.
“Ma com’è che ieri funzionava e oggi no?!”
Mario, il suo compagno di bocce, lo scrutava come se stesse cercando di decifrare un geroglifico.
“Secondo me si è rotto.”
“Ma che rotto e rotto! Ho speso ‘nu sacco ‘e soldi! ‘Sta munnezz’ ‘e tecnologie…”
Dall’altra parte della piazza, Elisa, una giovane madre, stava avendo un’altra crisi tecnologica.
“Giorgio! Dimmi perché il computer nuovo non si connette a Internet!”
“Mammà, e che ne sò”
Ma nel borgo c’erano solo una manciata di persone in grado di risolvere quei problemi.
ma in quel momento, erano troppo occupati a meravigliarsi.
continua…